Il ragazzo rapito by Robert L. Stevenson

Il ragazzo rapito by Robert L. Stevenson

autore:Robert L. Stevenson [Stevenson, Robert L.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Classics
ISBN: 9788811361732
Google: Nl1QAAAACAAJ
editore: Garzanti Libri
pubblicato: 2007-10-15T18:12:31+00:00


XVII · LA MORTE DELLA VOLPE ROSSA

Il giorno seguente, il Signor Henderland trovò un uomo che aveva una barca di sua proprietà e sapendo che costui, attraversando il Linnhe Loch, si sarebbe spinto, quel pomeriggio stesso, fino alla terra di Appin in cerca di pesce, riuscì facilmente a persuaderlo, essendo uno dei suoi fedeli, a prendermi a bordo e sbarcarmi sulla riva opposta. Fui molto soddisfatto di questa soluzione, perché venivo, in tal modo, ad evitare un lungo giorno di viaggio, senza parlare, inoltre, dei soldi che avrei risparmiato non dovendo sborsare la tariffa di due pubblici traghetti.

Era quasi mezzogiorno quando ci staccammo dalla riva. Le nubi s’allargavano sul cielo oscurando la terra e la luce del sole s’affacciava a stento in piccole deboli chiazze. Non un’onda correva sul mare profondo e tranquillo, sì che dovetti portarne l’acqua alle labbra prima di credere ch’essa fosse veramente salata. Scorgevo le montagne su entrambi i lati, alte, impervie e desolate, oscure e tenebrose nell’ombra delle nubi; minuscoli fili d’argento correvano invece lungo gli scoscesi pendii, erano i torrenti e i ruscelli illuminati dal sole. Sembrava una terra difficile da amare, quella di Appin, soprattutto con quella devozione che vi era nel cuore di Alan.

Ad un tratto accadde qualche cosa di nuovo che attirò la mia attenzione. Ci eravamo da poco allontanati dalla spiaggia, quando un raggio di sole, trapelato tra due nuvole, illuminò una piccola macchia scarlatta, proprio lungo la riva opposta, verso nord. Il colore era preciso al rosso delle giacche dei soldati, e, di quando in quando, lucenti riflessi e lampi rossastri balenavano nell’aria come se il sole battesse con forza sopra una lama lucente di purissimo acciaio.

Chiesi al mio barcaiolo una spiegazione del fenomeno ed egli mi rispose che probabilmente si trattava dei soldati del Re, provenienti dal Forte William diretti ad Appin contro i poveri affittuari della regione.

Quella scena mi riempì di tristezza, sia perché il pensiero mi corse subito ad Alan, sia perché nel mio petto s’agitò qualche profetico presentimento, e sebbene questa fosse soltanto la seconda volta che mi era dato di vedere le truppe di Re Giorgio, non sentii per loro nessun senso di simpatia.

Raggiungemmo infine un punto della terraferma, quasi presso alla diramazione del Loch Leven ed io chiesi al mio barcaiolo di essere sbarcato a riva. Ma il buon uomo, tanto cortese e memore per di più della promessa fatta al catechista, voleva assolutamente portarmi fin quasi a Balachulish; considerato però che in tal modo mi sarei allontanato da quella ch’era la mia segreta destinazione, insistetti a lungo e caldamente, fino a quando si rassegnò, per sbarcarmi sulla spiaggia, proprio sotto la foresta di Lettermore, o Lettervore che dir si voglia, nella terra di Appin, nella patria di Alan.

Era questo un bosco di betulle, abbarbicato sul ripido scosceso pendio di una montagna che sovrastava il mare: non vi mancavano i passaggi, per i quali era possibile accedervi, e le vallette foderate di felci.

Una strada, quasi una mulattiera, attraversava il bosco da cima a



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